Osservare per educare
L’osservazione del bambino nel contesto educativo è un metodo fondamentale per riuscire a fotografare le dinamiche relazionali del gruppo classe. Quando si parla di osservazione è sempre scottante il tema dell’obiettività, pertanto va condotta secondo procedure sistematiche, ripetibili e comunicabili.
L'osservazione partecipe è un sistema di relazioni interdipendenti di cui lo stesso osservatore è parte integrante, perchè va incontro all’esperienza osservativa immergendosi fiduciosamente nella vita di classe in una completa disponibilità percettiva. L'osservatore ha sia il compito di essere neutrale, quindi, di alterare il meno possibile le dinamiche ed i comportamenti dei soggetti osservati, sia di essere testimone della situazione. Si tratta di osservare partecipando emotivamente rimanendo neutrali, cioè mantenendo un coinvolgimento non agito nella relazione. E' partecipe dell’esperienza e interagisce con essa ponendosi problemi, facendosi ipotesi.
Le osservazioni possono essere diverse per la strategia della raccolta di informazioni e il livello di coinvolgimento. Il confronto tra diverse situazioni osservate offre la possibilità di cogliere ciò che rimane costante nel modo di apprendere dell’alunno e come si relaziona con gli altri, con la realtà e con se stesso. Una registrazione sistematica rende l'osservazione un metodo scientifico di analisi e di valutazione dei processi educativi. Per riuscire ad effettuare un'adeguata ed efficace interpretazione-valutazione educativa, occorre acquisire la capacità di analizzare e di creare ipotesi psico-pedagogiche sulle esperienze didattiche che si realizzano nell'ambiente scolastico.